Invasione di Svjatoslav della Bulgaria

Invasione di Svjatoslav della Bulgaria
parte delle guerre rus'-bizantine e delle guerre bulgaro-bizantine
I Bizantini mentre inseguono i Rus' a Dorostolon, dal Madrid Skylitzes
Data967/968–971
LuogoMesia e Tracia
EsitoVittoria bizantina sulla Rus' di Kiev, annessione formale della Bulgaria, inizio di una lunga guerra di conquista da parte dei Bizantini, fino alla caduta della Bulgaria nel 1018
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
più di 60 000 uominicirca 30 000 uominicirca 30–40 000 uomini
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L'invasione di Svjatoslav della Bulgaria fu un conflitto iniziato nel 967/968 e terminato nel 971 svoltosi nei Balcani orientali; la lotta coinvolse la Rus' di Kiev, il Primo Impero Bulgaro e l'Impero bizantino. Il principio delle ostilità va collocato a quando i Bizantini incoraggiarono il sovrano della Rus', Svjatoslav I di Kiev, ad attaccare la Bulgaria, circostanza che portò alla sconfitta delle armate bulgare e all'occupazione della parte settentrionale e nord-est dell'Impero bulgaro da parte dei Rus' per i successivi due anni. La coalizione rus'-bizantina non si dimostrò molto salda e il conseguente confronto militare ebbe come esito la vittoria bizantina. I Rus' si ritirarono e la Bulgaria orientale fu incorporata nell'Impero bizantino.

Nel 927, un trattato di pace era stato firmato tra la Bulgaria e Bisanzio, ponendo fine ad anni di guerra e stabilendo un quarantennio di relazioni pacifiche. Entrambi gli Stati prosperarono durante questo interludio, ma l'equilibrio di potere cambiò gradualmente in favore dei Bizantini, che ottennero consistenti guadagni territoriali ai danni degli Arabi in Oriente e costituirono una rete di alleanze in funzione anti-bulgara. A partire dal 965/966, il bellicoso Imperatore Niceforo II Foca rifiutò di versare il tributo annuale che era parte del trattato di pace e dichiarò guerra alla Bulgaria. Essendo però occupato nelle sue campagne in Oriente, Niceforo decise di non impiegare direttamente le sue armate nel conflitto contro i Bulgari e sobillò il sovrano della Rus' Svjatoslav ad invadere la Bulgaria.

La conseguente campagna di Svjatoslav superò ogni aspettativa da parte dei Bizantini, che lo avevano considerato semplicemente un mezzo per esercitare pressioni diplomatiche sui Bulgari. Il principe della Rus' conquistò le regioni che costituivano il nucleo dell'Impero bulgaro nei Balcani nordorientali nel 967–969, catturò il sovrano bulgaro Boris II, e governò nella sostanza facendolo agire come suo fantoccio. Svjatoslav intendeva continuare la sua invasione a sud contro la stessa Bisanzio, la quale a sua volta assisteva alla fondazione di un nuovo e potente Stato rus'-bulgaro nei Balcani con enorme preoccupazione. Dopo aver arrestato l'avanzata dei Rus' attraverso la Tracia nella battaglia di Arcadiopoli nel 970, l'imperatore bizantino Giovanni I Zimisce condusse un'armata a nord nella Bulgaria nel 971 ed espugnò la stessa capitale Preslav. Dopo un assedio durato ben tre mesi della fortezza di Dorostolon, Svjatoslav accettò di negoziare con i romei e di ritirarsi dalla Bulgaria. Zimisce annesse formalmente la Bulgaria Orientale all'Impero bizantino. Tuttavia, la maggior parte dei Balcani centrali e occidentali rimasero di fatto fuori dal controllo imperiale, evento che consentì la futura rinascita dello Stato bulgaro in quelle regioni sotto la dinastia dei Comitopuli.


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